Il Teatro dell’Anima è un progetto che tende a condividere con il pubblico una esperienza, individuando delle attività che ne prevedono il coinvolgimento attivo. In questo modo il progetto si pone come strumento educativo e anche come esperienza estetica fondamentale: opera infatti una scelta specifica di opere e di possibili messe in scena adatte a rendere l’esperienza teatrale trasferibile al pubblico. Il suo scopo è non solo quello di creare un’opera totale di per sé valida, ma ha anche l’obiettivo di educare il pubblico ai valori estetici del teatro, dell’immagine e sensibilizzarlo al lavoro dell’artista, che è soprattutto un lavoro sociale.
Il progetto culturale sarà realizzato nell’arco di 11 mesi (luglio 2022 – giugno 2023) in alcuni comuni della Regione Calabria (Reggio Calabria, Bova Marina, Cassano allo Jonio, Guardia Piemontese,) localizzati nella provincia di Reggio Calabria e Cosenza.
Il progetto prevede tre sezioni strutturate in specifiche azioni : artistica (performance teatrali), educativa (laboratori didattici) e ricerca e divulgazione (seminari, incontri e pubblicazioni).
Le attività artistiche e culturali previste saranno realizzate all’interno di edifici di culto, siti culturali, istituti scolastici e centri sociali ricadenti all’interno dei comuni coinvolti.
La sezione artistica è indirizzata alla produzione e alla costruzione dei tableaux vivants, rappresentazioni sceniche, dove l’arte pittorica e l’arte teatrale si sovrappongono per generare un’esperienza mistica e sensoriale. Lo spettacolo dei quadri viventi sarà creato e messo in scena da un gruppo di attori calabresi, che si cimenteranno in questa esperienza innovativa per il settore teatrale calabrese. Un lavoro complesso che richiederà un’attenta costruzione della scena teatrale attraverso lo studio delle opere d’arte, l’equilibrio del corpo, la ricerca musicale e la cura specialistica degli allestimenti scenografici e dei costumi. Le opere d’arte rappresentate saranno tratte dai capolavori pittorici di grandi artisti italiani e di artisti calabresi (Mattia Preti, Nunzio Bava, Annunziato Vitrioli, Gaele Govelli, Domenico Oranges e altri) che hanno narrato nel corso dei millenni in maniera sapiente scene di spiritualità a partire dall’analisi dei testi sacri. Il lavoro sul tema del sacro prende corpo attraverso l’analisi dei simboli che vengono raffigurati nelle tele da grandi maestri. Nel loro reciproco richiamarsi, il sacro e il teatro sono uniti da un legame di necessità, connesso ad un bisogno di raccoglimento e condivisione di momenti aggregativi autentici.
Musica dal vivo (composta con strumenti della tradizione calabrese) e una voce narrante all’esterno della scena che verrà costruita sotto gli occhi degli astanti narreranno il quadro emotivo dal punto di vista vocale e musicale descrivendo la scena e gli stati d’animo dei personaggi, per permettere al pubblico di affondare in pieno nell’arte dei quadri viventi. La musica sarà fondamentale nella rappresentazione, in quanto ogni gesto si fissa sul momento musicale, come in una coreografia, fermo restando che l’esito vuole essere un rimando e non una copia fedele dell’opera originale. La costruzione scenica dello spettacolo sarà arricchita dal lavoro minuzioso di ricerca. Alla produzione originale dei tableaux vivants calabresi si affiancheranno le messe in scena della compagnia nazionale (Compagnia Ludovica Rambelli) che darà maggiore risalto alla proposta artistica del progetto. Gli spettacoli saranno rappresentati all’interno di edifici di culto calabresi di particolare valenza storica e architettonica (anche di matrice Valdese), pertanto, tali luoghi saranno parte integrante dei quadri viventi dal punto di vista scenografico. L’azione proposta, unica e originale per il territorio, è mirata alla valorizzazione e promozione del patrimonio architettonico, artistico e culturale calabrese attraverso la realizzazione di contenuti artistici e culturali di particolare pregio qualitativo che incentivano l’attenzione mediatica e una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione ai temi culturali da parte del pubblico e dei fruitori del progetto.
La sezione educativa è indirizzata alla creazione di un percorso didattico rivolto ad adolescenti, anziani, immigrati e detenuti. Le attività di laboratorio saranno realizzate presso istituti scolastici, istituti penitenziari e centri sociali dei comuni coinvolti. I laboratori verteranno sul lavoro di sperimentazione della tecnica dei tableaux vivants, i quadri viventi in cui, attraverso uno studio emotivo delle opere d’arte sarà possibile comprendere le dinamiche compositive per la rappresentazione scenica delle stesse in forma espressiva.
Il laboratorio, composto da cinque lezioni, avrà due fasi connesse: una teorica ed una pratica. Nella fase teorica si affronterà da una parte l’aspetto emozionale dell’arte attraverso il supporto di una psicologa e in base alle esigenze di educazione emotiva dei partecipanti coinvolti (studenti, anziani, immigrati, etc.); dall’altra grazie al supporto di artisti e attori si tratterà lo studio pittorico, artistico ed iconografico dei quadri in relazione alla rappresentazione scenica, prestando particolare attenzione alla connessione del movimento dei corpi all’interno dello spazio scenico e alle relazioni tra teatro e arte sacra.
La seconda fase, pratica, vedrà l’insegnamento della tecnica dei tableaux vivants, attraverso una serie di esercizi d’interpretazione teatrale, di movimento ritmico e di mimica posturale; e un accurato lavoro di costruzione delle scenografie, degli oggetti di scena, dei costumi e del trucco per la messa in scena di alcune delle tele analizzate durante le lezioni. Ultimo ma non meno importante sarà l’ideazione di un commento narrativo e musicale a supporto dello spettacolo.
Nell’ambito scolastico, il laboratorio rappresenta un diverso approccio nei confronti dell’arte con un’attività “learning by doing” per approfondire gli aspetti compositivi e tecnici attraverso l’arte teatrale. Nell’ambito sociale, invece, rappresenta un processo di rigenerazione interiore con l’attivazione di stati emotivi positivi all’interno di un percorso di inserimento sociale e partecipazione attiva delle categorie più deboli.
I laboratori saranno tenuti da un team di professionisti calabresi composto da: psicologi, critici dell’arte, architetti, attori, registri, scenografici e tecnici dell’illuminazione. Ad ogni sessione di laboratorio potranno partecipare massimo 20 allievi.
La sezione ricerca e divulgazione è indirizzata alla predisposizione di un lavoro di analisi e catalogazione del patrimonio culturale e artistico presente nei territori coinvolti, con particolare attenzione ai principali edifici di culto di pregio storico architettonico e alle opere pittoriche degli artisti calabresi rappresentate nei quadri viventi. Inoltre, sarà approfondito attraverso specifici focus il rapporto che intercorre tra rappresentazione pittorica e rappresentazione teatrale alla luce delle nuove interpretazioni contemporanee all’interno dello spazio digitale, come luogo di fruizione culturale.
La sezione sarà completata da una significativa attività di disseminazione dei contenuti con specifici seminari all’interno di siti culturali calabresi e attraverso l’elaborazione di un book grafico digitale del materiale di ricerca prodotto. L’attività di ricerca sarà svolta con il supporto delle istituzioni universitarie coinvolte.